Le origini dell’eros – un’idea per un libro VM18.

Prima di andare avanti con questo post, verificare sui propri documenti di avere compiuto il 18 esimo anno di età, quindi di avere un certo grado di tolleranza alle immagini forti e soprattutto di avere un buon livello di ironia.

vm18Quello che segue infatti è lo sproloquiare di chi, abusando di rafano tedesco spalmato su troppo poco pane, ha scritto riguardo un certo genere a lui non eccessivamente caro, l’Erotico. Chi continua nella lettura sappia infatti che verranno descritte in modo strampalato ed incerto alcune delle trame di detta tipologia di romanzi. L’intento è di farsi quattro risate su di un genere nobilissimo che parla di donne bellissime, orfane di 4 o 5 genitori e parenti a gogo, che finiscono tra le grinfie del cattivo di turno ma che, a colpi di “amore” terminano liberate dall’introverso (e figo) di turno… Che poi si scopre essere figlio di miliardari, epperò perverso.

Si è deciso quindi di procedere, bene per me, non so per voi.

Cos’è l’eros? Meglio un pigiamone oggi che un negligé domani? Meglio un pizzo trasparente (stile mutanda da competizione) o niente?
Qual è il corpo erotico? Quello voluttuoso, quello un po’ più sciaquattato? Quello più comunicativo? Come lo si descrive? Ok, di questi libri il target è quasi esclusivamente femminile, credo che gli uomini, così come per scegliere le scarpe, vadano su roba solida… Meglio un abbonamento al sito giusto che non un libro che descriva, lasci intendere, ipotizzi.
Come si scrive di Eros? Boh! E che ne so io? Son rimasto troppo indietro, io giocavo al meccano da piccolo, poi col lego, quindi che ve devo dì?
Ma farò comunque un esempio, per come la vedo IO! Perciò con carenze e dubbi. Ah, potevo articolare anche più esempi, ma diventava troppo lungo…

Copertina: donna bella, ma con seno non eccessivo, lingerie capezzolare (di quelle in seta che fanno -solleticando opportunamente- drizzare cioè i) sullo sfondo un qualcosa di oscuro, una guerra, un pericolo tipo uomo nero, insomma una sfiga. Come già spiegai [qui] il font del titolo è dorato, in rilievo, meglio se in finto corsivo perché fa tanto colloquiale-come-se-ti-scrivessi-a-mano-una-lettera.

Lei si chiama Seska e di cognome scopriremo fa Fijapàs (pronunciando la “j” alla spagnola). Bruna alta, occhi verdi, efelidi, perfetta e dalla voce via di mezzo tra almeno sei doppiatrici a scelta, un turbinio di roca/squillante dolcezza, passione e amore: insomma mamma+zoccola+santa.

Ovviamente fa la commessa in un negozio di maglieria (come se fosse quella la categoria più in basso possibile!) maltrattata da Meggy Era, donna sui 190/200 anni circa, che ha fatto la sua fortuna durante la guerra (una a caso) con il mercato nero, in una sola parola la cattiva.
Il cattivo. E’ il figlio di Meggy Era ovvero Stronzy oltre ad essere viscido, ricco e malvagio, la vuole…

L’amica è Paula Fresca De Bucato deliziosa creatura un po’ pienotta, ma dolce, di cuore, amore, fantasia, che si becca tutte le confessioni, le tristezze ed i racconti sui soprusi che Seska le racconta. Una spugna insomma e infatti si suiciderà (ma va bene anche una malattia a caso) al 50-52% del romanzo, possibilmente d’autunno perché un funerale d’autunno è sempre bello, con la pioggia, le foglie morte nel vento.

Poi arriva lui Bello Of Mother! Ha passato l’adolescenza in disparte sulla spiagga nelle notti dove gli altri festeggiavano a colpi di falò e canne. Lui no, lui era triste, solo poche andavano da lui per cercare di convincerlo che no, la vita non è tristezza. E lui si lasciava convincere per un po’, giusto per dare un par di colpi, ma poi niente, di nuovo rifuggiva l’amore e tornava a scrivere testi suicidi in preda ai fumi dell’alcol, per il suo gruppo musicale.

La trama dell’amore – A questo punto raccontate le vicende dei protagonisti avviene l’incontro. Siamo alla fermata dell’autobus (alcune linee hanno tempi morti di 50 minuti) oppure della metro (la scala mobile o la banchina?) o in coda per il cinema (già meglio dai, però un film terribile che parla di guerra morte e distruzione). Ed è il colpo di fulmine!

L’incendio – I due intrecciano un’appassionante storia d’amore fatta: prima di timidi approcci e languide carezze, poi seguendo un percorso fatto di comprensione dell’altro e di desideri da soddisfare, si arriva ad angoli di apertura sempre più estesi, penetrazioni più o meno profonde, legacci e catene, bende e strane feste notturne dove la fiducia è cieca, tipo “vieni con me cara che ti porto in un castello pieno di sconosciuti dove vediamo fare all’amore in mezzo alla sala principale a due estranei con lui che è bloccato con tante di quelle fascette di plastica e nastro adesivo che nemmeno un pacco amazon!”

E poi l’amore ulteriore lo step successivo a colpi di tacco, mordicchiamenti, guaiti, copule, apocopi e troncamenti! Segue una sequenza di frasi filosofiche (post amplesso) del tipo “non abbiamo abbastanza lacrime per bagnare i fiumi dei nostri dolori” e sul più bello l’intervento del cattivo (Stronzy, ricordate?) Il quale fa imprigionare con un pretesto Bello Of Mother … Che tenta nell’ordine: di far innamorare la cara Seska Fijapas di sé, prova a violentarla, poi la licenzia, quindi paga un killer per eliminare il Bello Of Mother nel frattempo uscito di prigione!

Il finalone avventuroso – Dopo una sequenza di inseguimenti e posti isolati, di amplessi corsari tra magazzini abbandonati, frese, trapani (!!) e macchinari di vario tipo, si arriva allo scontro finale, dove  il Killer precipita da una scala a pioli o viene investito dal bus 35.

E i nostri? Con le prove sgomineranno il racket delle bianche della famiglia Era mandando in carcere un po’ tutti i briganti del gruppo, incluso Stronzy che nel frattempo stava scappando da qualche parte, forte del doppio passaporto (Tedesco, qui ci scappa anche la trama dell’ex nazista).

Ma come finisce davvero? Benino, perché il nostro lui scopriremo essere anche un vampiro, di nobile famiglia, fuggito dai suoi perché diverso (beveva alcol ricordate? Non solo sangue quindi). Non voleva condividere la crudeltà dei ricchi genitori ed ecco perché è sempre in giro alle feste notturne sulla spiaggia in disparte. Si è quindi pronti per il libro due, dove la protagonista, ripresa la sua vita in un’altra maglieria, verrà agganciata da Fratello di Bello Of Mother, e cioè l’altro.  Fratello è bello a modo suo, più maschio se vogliamo e pure lui affascinante, pronto ad insegnare a Seska nuove posizioni, piaceri e pericoli da affontare questo però… E’ il volume 2 ricordate? Quindi? Alla prossima! Ovvero: l’erotico vampiresco, succhiando sangue. (Del resto è Halloween o no?).

80 pensieri riguardo “Le origini dell’eros – un’idea per un libro VM18.

      1. E vabbè, sai il mondo dell’eros è complesso e complicato. Comunque più che spreco, io credo che venga in mente qualcosa del tipo “ora mi butto in mezzo, qualcosa succede”nella maggior parte dei casi.

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      2. Ahahaahahah – siamo in fascia protetta e non PRO-tétta, ma diciamo che mel caso di scene gay maschili, credo che le donne interessate lo siano perché amano il corpo maschile certo e si vorrebbero trovare tra due fuochi, diciamo così.

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      3. Cielo! 😀 devi… secondo me potrebbe essere lo spin-off. Anche perché potrebbe servire da lancio per altri tuoi scritti. Considera che una donna che scrive di amplessi complessi vale almeno il doppio rispetto ad uno scrittore qualsiasi. (a meno che non sia Marchese)

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  1. Cazzo ho solo 16 anni!
    Il linguaggio scurrile della minchia è tipico di noi merdosi adolescenti moderni, cazzo!
    Meggy Era ha un nome che se non pronunciato bene perde parte del suo fascino. È comunque il mio personaggio preferito. Tra le mie posizioni preferite ci sono però l’anacoluto e l’apocope!

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      1. In effetti non ci arrivo ma adesso credo che andrò a rischiare la vita usando una cintura incastrata in una trave, e facendo autoerotismo vicino all’ipossia. 😀 😀

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      2. Esatto! Del resto… ma è solo per preparare un articolo sull’argomento! No, non il sesso in condizioni di soffocamento, no… Sul genere vendetta giapponese: tra uzi e katana, un viaggio su e giù con la zip della tuta di Kill Bill

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      3. … mi sono perso, compro una vocale!
        Cioè devo parlare di legacci e legaccini, di sottomissione e simili e non saperne niente? Mumble. Ma già lo faccio con i thriller!

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  2. scrivere di erotismo è molto difficile la maggior parte confonde l’eros con la pornografia, nulla di più sbagliato. La storia o il pezzo erotico deve scatenare la fantasia, l’immaginazione del lettore mentre il porno, genere rispettabilissimo, per carità, è proprio di quelle pagine che si leggono con una mano sola
    ( Voltaire). personalmente trovo il porno noiosissimo, narcolettico,mentre l’erotico…è altra faccenda. ciau

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  3. Io sto ancora cercando di capire che caspita è una apocope sessuale! manc Wikipedi m’h aiutat!
    No, cioè, chi si cimenta nel genere erotic (vado di apocope grammaticale a josa, eh!) deve essere chiaro e non deve far scimunur l’eventual lettor, ‘nnaggi –

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  4. Te. Sei. Strano. Però questa cosa che hai scritto stranamente (soltanto perché l’erotico non lo leggo, preferisco il sesso praticato live, è molto più soddisfacente) mi garba ^__^ coltivi l’idea o è solo un prank? 😛

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    1. Sono il lord of the pranks! Sull’erotico scadere nel ridicolo è n’attimo, quindi sì, potrei tranquillamente continuare e infatti l’idea c’era. Sullo scrivere erotico seriamente invece è un’altra storia. 😉

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  5. Ciao!!www.unarossasottosopra.wordpress.com non è il solito blog, e non perché sia migliore ma è direi diverso.
    Sono una #curvy incalliti che cercherà di riscattare quante più donne e le loro forme,ma non mi occupo solo di questo.
    Attualità, poesia,creatività, passione,amore,salute,cuore,sesso,intrighi,rivelazioni,make up,shopping, famiglia,bambini,animali….il bello è quello: faccio “zapping” su più argomenti cercando di non farvi mai annoiare,informarvi quando è il caso,e il tutto senza mezzi termini.
    Spesso sarò diretta e cruda ma sempre spontanea,senza peli sulla lingua e pungente quanto basta:ricordate che LadyD. è una rossa fuoco! !!!!
    Vi aspetto,Grazie :*

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  6. l’Eros lo vivi è una “emozione genetica” nessuna trasparenza ,o trucco cartonato lo può riprodurre: o lo vivi e ne puoi scrivere oppure è merce inflazionata. Secondo me è impossibile “trasferirlo” su pellicola a meno di non essere un genio … ciaoooo

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