E bisogna anche leggere

Volevo solo segnalare qualche aggiornamento.

Il seguito di Della carne e delle stelle è in dirittura di arrdellacarnevol1ivo. Sto correggendo le correzioni sulle correzioni! E mi sono accorto, e da tempo direi, che rileggere quanto si è scritto è durissima. Non ti accorgi di niente, il cervello sostituisce le parole mancanti, devo ammettere che il lavoro di editor è divertente, quanto impegnativo. Comunque prima o poi riuscirò a postarlo. Ps.: io aspetto ancora delle idee per la copertina!  Quella di ora la vedete qui accanto (se clickate scaricate anche il PDF).

LeggermenteEvaporata

Sono finalmente riuscito a terminare la scheda di Leggermente evaporata, breve libro di cui parlo approfonditamente qua (clickare sul libro please!).  Mi ci è voluto un po’, ma solo perché sono dannatamente pigro.

E poi? Beh e poi aspetto i vostri contributi, offese, insulti, consigli, pensieri e idee su Del ragno il veleno. Se ovviamente l’avete scaricato, l’avete anche letto e non l’avete cancellatDel_ragno_il_veleno_thumbo dopo 28 secondi netti al grido di “ma che porcheria è?”! Se vi siete incuriositi cliccate sulla copertina rossa.

Si tratta di una storia classica, il più possibile, concede un unico flash back uno solo, pensate, ed è basata su personaggi che, come ho avuto più modo di introdurre in altri articoli, sono quasi stereotipati, questo perché ? Perché è facile scrivere un racconto incasinato, con cambi di prospettiva, con figure che sono un mix di archetipi e storie ingarbugliate, magari con la variabile – viaggio nel tempo – un conto è scrivere qualcosa invece di normale, di simile alla vita di tutti i giorni, ma che normale non è e poi farlo piacere. E io adoro le sfide.

Nel frattempo mi butterò a leggere che devo mettermi in pari con una mezza dozzina di libri presi in prestito che devo restituire. Presto presto che è tardi, presto!

46 pensieri riguardo “E bisogna anche leggere

    1. yes, la cosa incredibile è come non si riesca a vedere anche errori grossolani rileggendo il proprio scritto! Sono talmente evidenti che nella rilettura, li correggi in automatico!

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      1. Dovrai leggerlo… Inizialmente, avessi saputo disegnare, io avrei scelto lo stile dei vasi porpora ellenici, con qualche particolare “cibertronico” adesso per come si sta sviluppando boh? Forse la stessa cosa, magari con una nave in fiamme nel cielo?

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  1. Sono riuscita a scaricarli, ma ho dovuto aggirare qualche ostacolo perché Mozzilla me lo impediva. Fare la revisione dei propri testi è difficilissimo perché passi dieci volte su un errore e non lo vedi. Ti capisco perché io devo far leggere ciò che scrivo alla mia amica per poter fare una revisione degli errori segnalati. Penserò a una copertina per il tuo “Della carne e delle stelle”.

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  2. Ti ho scritto in altra veste, ma qui non vedo il commento. In ogni caso aggirando qualche ostacolo che ho qui, sono riuscita a scaricare i tuoi libri. Penserò a qualche suggerimento per la copertina di “Della carne e delle Stelle”

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  3. Non sapevo nulla, nulla.
    Ho letto il primo capitolo quasi sovrappensiero, ma immediatamente catturato: adoro la tua prosa o almeno quella che hai usato in questo specifico romanzo, perché non conosco il resto della tua produzione.
    Con calma, un passo alla volta, senza ruffianeria o falsità.
    Vado avanti, niente preamboli, siamo nella storia e nella sci-fi classica e ti parla uno che è cresciuto con Asimov ed Heinlein e non con Dick, che ho scoperto dopo, un autore indubbiamente mostruosamente intelligente ma la cui prosa non sono mai riuscito a digerire fino in fondo.
    Certi passaggi mi ricordano “The Naked Sun”, ma non per la trama o i dialoghi (i tuoi sono scritti meglio, più evoluti, più Baricco di “Senza sangue” e non quello scolastico di “Castelli di Rabbia”), ma per il mood, splendido!
    Divoro il terzo ed il quarto capitolo, ammaliato.
    Poi debbo fermarmi a pagina 17, problemi familiari, non posso continuare.
    Leggo solo l’incipit “Freddo, dolore diffuso, male dappertutto” ed un vago senso di inadeguatezza mi circonda mentre sto recandomi ai miei impegni: io non ho mai conosciuto Asimov. non ho mai chattato con lui, non mi sono mai confrontato con i suoi scritti e non ho mai vissuto un senso d’inferiorità come quello che invece ora vivo con te, perché hai il dono (the gift) della bella scrittura, oh, si, perché sei fottutamente bravo e posso cazzo dire che “ma, si, dai ,anche tu…” e invece no, bisogna essere realisti.
    Tiu voglio bene, ti comprerei in libreria, lo giuro, dita incrociate sulle labbra, sul mio onore (no, quello è perso…) sul ricordo che ho di mia madre (sono orfano ed un po’ di sdolcinata malinconia ci sta, adesso).
    Sei un grande Gianni.
    A breve ricomincio, arrivo in fondo e ti aggiorno, ma stai sereno che per me sei già promosso, fottutamente promosso.

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    1. Carissimo, ora con più tempo rispetto a stamattina, posso rispndere al tuo post. Mi fa un immenso piacere che ti sia piaciuto. Mi hai comparato con gli incomparabili, nei confronti dei quali brillo come un asteroide di fronte ad una stella.Degli autori che hai letto non me ne sono perso mai uno, sono stati per me il pane e il prosciutto del mio leggere di fantascienza e sì, a loro tributo spesso omaggi. Non all’altezza.
      Del ragno è parte di una trilogia che, se non fosse per il tempo – poco – riuscirei a concludere… E’ nato di getto, probabilmente come risulta di tutto quel mischiume di idee e immagini dentro di me.
      Non è assolutamente perfetto, anzi, ma mi ci sono divertito un sacco a scriverlo e spero si noterà, perciò che ti stia piacendo mi dà molta gioia.
      Grazie ancora dello splendido commento.

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