Poliziesco fa rima con pazzesco

Dire quante siano le serie TV, i film per il cinema, i libri ed i racconti che hanno per protagonista un poliziotto è impensabile, è un po’ come contare tutte le stelle: migliaia di migliaia e ancora di più.manetta
Ti succede di entrare in biblioteca e di ritrovarti semplicemente sovrastato dal muro stile The Wall: una parete piena di ispettori, investigatori, detective, agenti speciali, tenenti e capitani, sceriffi e commissari, perfino magistrati, e tutti i livelli e gradi del coroner della polizia scientifica!
Tu pensi: ma ti pare avranno mica scritto qualcosa sul tal reparto? E la risposta è sì, certo che è sì, meglio se d’Oltreoceano.
Si tratta di un genere nobile, il poliziesco, che ha origini librarie solide, ambientazioni che spaziano dal XII secolo col nostro fratello Cadfael per passare da Holmes, ai più recenti parti della mente di Agatha Christie, Caroline Graham, Henning Mankell e ancora migliaia di altri, come il nostrano e forte Marco Vichi o il Montalbano di Camilleri.
Quindi cosa altro si può aggiungere a tutto questo? Niente… O forse sì?
Chi si cimenta e si è cimentato ancora, nell’immediato passato, spesso ha peccato di televisività! Tutte le signore e tutti i signori scrittrici e scrittori che ho citato (e ne ho tralasciati tanti) hanno vergato pagine talvolta mirabili, creando un qualcosa di nuovo e trascinante, tanto che sono finiti sullo schermo (grande o piccolo che sia) con qualcosa cioè di credibile, articolato, non banale.
E allora? Cos’è banale?

E vediamo i protagonisti.
Il commissario contorto, con un passato terribile alle spalle, se n’è andato dalla sua città per ricominciare, ha scelto un posto tranquillo, non fosse che è proprio dove alberga il serial killer di turno.
Oppure la poliziotta gnocca da paura, che comanda una squadra di fighi da panico, dove quello meno bello è campione di football e che non è andata alle finali di Miss fotogenia, solo perché il senso di giustizia in lei ha sempre prevalso! E deve vendicare un torto alla famiglia o investiga sul passato della madre sparita nel nulla!
Intersecati con i personaggi principali ci sono sempre:
un (o una) nerd che ha il touchpad al posto delle mani e 32 monitor, il vice factotum e che troverebbe pure il famoso ago nel pagliaio, il cretino da circo equestre, ovvero la macchietta del commissariato\reparto\comando, quello cioè pasticcione ma in fondo bravo,
un parente fellone (colluso con la mala, sicuramente dedito all’ozio, alla droga e che ingarbuglierà la vita del protagonista)
un\una padre\madre dal passato non del tutto chiaro, specie se pure egli \ ella sono stati parte della polizia e magari pur di prendere un delinquente, hanno aggirato le regole! O peggio, conoscono un segreto terribile (ce lo diranno nel 4° volume della serie o nella puntata a cavallo tra la 5a e 6a stagione).
Quasi sempre c’è il fattaccio, nove su dieci a farne le spese è la sfortunata moglie dell’ispettore (molto meno il marito della “commissaria”) che può vernire travolta da un’auto, sparata all’uscita della farmacia, elettrificata sull’uscio di casa ma che comunque fa intuire che è bene sposare un antennista piuttosto che un rappresentante delle forze dell’ordine!
In ogni caso ‘sta roba vende ed ha venduto ma, c’è bisogno di vederla ancora?
Forse sì, forse no, ma io, come ho già detto in un altro post (questo) se mi vedo un paio di biondazzone pettinatissime (ma anche more o rosse o d’altre tinte) che mi vengono ad arrestare manette in pugno, mi dichiaro colpevole eggià, fate di me quel che volete con quelle manette! 😀

Ah giusto, che vi volevo dire? Buon natale

 alberino-pacco

40 pensieri riguardo “Poliziesco fa rima con pazzesco

      1. Ahahahahaha
        Si… in realtà mi sento un po’ Gandalf che deve affrontare il Balrog di Moria… ora infatti ne farò un post… Sono nella fase aggrappato allo sperone di roccia, poco prima che i parenti arrivino e mi ghermiscano!
        Dovrò dire anche la frase “Che fate sciocchi, fuggite!”

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  1. Giusta argomentazione libresca per arrivare al cuore di questo giorno dove anche l’ispettore, il nerd, il cretino da circo, il parente fellone e chi più ne ha ne metta avvertono un battito in più per chi è appena nato e non sa nulla di ciò che è stato scritto.
    C’è solo quella scritta “Auguri” sulla capanna, sulla porta delle case, sulle strade di un paese sperduto.
    Auguri, Buon Natale Gianni … e si ricomincia. 🙂
    Affy

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  2. Gianni, dimentichi che le poliziotte e i poliziotti di tutti giorni sono più simili al commissario Winchester che a Sandra Bullok in “Miss Detective”. E già. Oddio, è vero che ci stanno anche bei personaggi, ad esempio ce ne uno vicino da me, un carabiniere, molto attraente, per non parlare dei militari, e altrettanto anche le poliziotte. Ma sono più un ago nel pagliaio. Comunque a parte Don Matteo e Detectiv Conan, non amo i film polizieschi, per la ragione che odio vedere morti ammazzati in maniera gratuita. Però, un bel giallo lo leggerei volentieri.
    Buon Natale.

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      1. Non nego che al liceo feci domanda per il militare, ma non andai alle prove poichè avevo gli esami di stato. a distanza di anni mi rimangio le mani per non aver tentato nuovamente…

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  3. Il parente fellone spacca di brutto. E sappi che mi comporterò malissimo, esattamente come lui quando i rappresentanti legali di una ben nota marca di non birra (non birra, avete capito bene) busseranno alla mia porta. Male che vada faccio l’informatore una volta che mi avranno arrestato. Vedi, noi parenti felloni caschiamo sempre in piedi 😀

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