Ma com’è bello Tarzan!!

Ve le ricordate le sigle di Raimondo (Vianello) e Sandra (Mondaini)? Quelle meravigliose sigle di chiusura dei loro programmi in prima serata, dove ripercorrevano le gesta di Zorro o di Tarzan (lui) e la bella di turno nei guai (lei)? Ecco forse i più giovani non sanno di che parlo, ma dai, in fondo Wikipedia, Imdb, Google, sono lì a posta… Documentarsi non fa mai male.

Comunque sia, perché cito questa storia del passato? Perché capita di leggere dialoghi e descrizioni che, per quanto inserite in un contensto serio, quasi tragico, fanno ridere.

Esempi?
Il litigione: è quel litigio tra innamorati che però poi si odiano e che per un nonnulla si rinfacciano e si accapigliano e si lasciano proprio dove fa più effetto con frasi ad effetto! Tipo super-festa al golfcountryclub esclusivissimo 36 buche! Lei – descritta con un vestito finedimuondo – che  (truccatissima) versa calde lacrime e Lui, impassibile e ingessato come il suo abito, o peggio balbettante frasi senza né capo né coda sulla di lei freddezza. Alla fine sembra quasi un battibecco da Casa Vianello (epica).

Il thrillerazzo! Lei: te la descrivono bene fin da subito, troppo. Lo si capisce immediatamente che è destinata a morire, infatti salterà in aria e rimarrà a terra riversa nei suoi brandelli, viva abbastanza per dire qualche vaccata ad effetto, proprio davanti al suo Lui! (E fin qui va bene, ma il dialogo deve essere serio!) Solo per scoprire che poi alla fine la salva, ma proprio all’ultimo, cadendo contro vetrate, tendaggi e dirupi e tu ti domandi: ma com’è che non s’è fracassato 9 costole?

E ancora, le descrizioni esotiche i portatori che chiamano effendi, padrone o buana i giovani protagonisti, che si trovano (senza preoccuparsi di descrivere la jungla, le zanzare, i tafani…) belli e delicati, nel centro dell’azione… E si amano – e non sudano mai! E se si feriscono sono graffietti e macchie sulle guance. Ma solo io sudavo e sembravo il maestro della traspirazione globale, quand’ero tra quelle cavolo di piantacce circondato da insetti e colibrì?

E ancora, cosa dire del Bel Tipo, ben vestito che raccatta le quarantenni bellocce, ma in realtà vuole derubarle\assassinarle, chissà cos’altro ha in mente, ma i dialoghi fanno pensare al nostro Vianello che ci prova con la bionda del piano di sotto (sempre da Casa Vianello). Nelle intenzioni di chi scrive c’è quella di far cadere la vittima nella tela del ragno, una gabbia dai fili dorati, tessuta dal genio crudele… In realtà uno scimunito che ci prova con la strappona!

Ma non mi dilungo più… Vi lascio ai Tiromancino che hanno reso omaggio proprio a Sandra e Vianello come meglio non si poteva.

 

Sempre incidentalmete ho pubblicato il PDF completo del secondo volumetto di Della carne e delle stelle.

41 pensieri riguardo “Ma com’è bello Tarzan!!

  1. Tu Tarzan, io Jane xD Eh!
    Beh si effettivamente io sono tipa alla Sandra Mondaini che dà vita a certe litigate ahahah Il problema del litigio è che bisogna anche saper litigare. Studi hanno dimostrato che il litigio nei rapporti dà un valore aggiunto alla coppia sempre che non si vada nell’eccesso tipo roba da padellate in faccia ahahahahah
    Eh già, la tizia spiaccicata a terra e lui che la salva. “Bambina hai un problema? Risolvo io!”… moltissimi uomini peccano del complesso del super eroe e di superiorità. È una questione di piani e livelli.

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      1. Ahahah ecco perché poi agli uomini piacciono o definiscono una donna stronza, perché si comportano esattamente come loro.
        L’amore non è bello se non è litigarello? Esattamente, ma dopo bisogna correre a far pace. Un po’ come Sandra e Raimondo 😀

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      2. Io parlo in generale. Che ne sappiamo? Alla fine sono dei personaggi pubblici e abbiamo visto solo ciò che abbiamo potuto vedere. Se sapessero del figlio filippino che vede il loro spettro in casa…penso che litigherebbero sul serio -.-

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  2. Troppo poco.
    Scrivo troppo poco, leggo troppo poco, ti leggo troppo poco.
    Lo so che sembra una frase-gioco, come quella che Dossena s’inventava in stile Garabalada fa farata ana gamba, ma è la verità: apro Word Press e vedo le notifiche dei tuoi post, poi il mondo va avanti, vado a a leggerlo, mi diverto e voglio commentare, ma il mondo è andato avanti; quando ritorno su Word Press per commentare vedo che è uscito un nuovo post ed il mondo intanto va avanti ed io devo commentare ed allora leggo, ma poi vado avanti io ed il mondo è restato indietro e commento che devo commentare e vado per terra, bum!
    Adoravo la coppia di Vianello e Mondaini, perché adoravo non tanto ovviamente la comicità del crepuscolo, così rassicurante di Casa Vianello in odor di tricolore padano, ma la rivoluzionarità di un genio televisivo (Vianello) che dai tempi di “Un, due, tre” riusciva ad aggirare le forche caudine nazional-popolari, proponendo una televisione intelligente, in cui riusciva a fare meta televisione parlando comunque un linguaggio comprensibile a tutti, come una sublimazione del concetto di satira di costume, virato follia.
    I finti battibecchi con una vera signora della recitazione televisiva (Mondaini) e soprattutto le ciarle con gli attrezzisti ed i tecnici (in odore di comparto tecnico felliniano), in cui Vianello continuava a sdoganare la cattiveria di un umorismo nero fingendo di pentirsene.
    Che tempi, che tv.

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    1. Hai colto un lato a cui non avevo pensato, della coppia Vianello\Mondaini ed è il lessico, le parole. Mai volgari, mai di battuta facile. Secondo me il dopo non è tutto da buttare, salvo cadere nel trito, anche per loro, dopo 2.000 puntate.
      Si, i tempi sono cambiati e la Tv anche. Abbiamo altro, ma gli spettacoli di varietà non tornano. Bene? Male? Non so.

      Non ti scusare, sono anche io frastornato dai tanti post che seguo e dalla voglia di commentare in quelli validi. I tuoi mi portano sempre in una dimensione parallela fatta di conoscenza non wikipediana, che mi lascia senza parole.

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  3. “Casa Vianello”, la sigla e le loro scaramucce non si possono dimenticare, sono state una parte della storia della televisione. Lui sempre garbato, composto, elegante, lei ironica e scanzonata solo a tratti impertinente: una coppia esemplare nella vita e nello spettacolo. 😉
    Ho continuato la lettura della saga e sono rimasta affascinata dalla figura di Arada, giovane ragazza eppure coraggiosa e determinata.
    L’ho addirittura invidiata per essere diventata un’ancella di Vaansta, sarà che quel generale è talmente fuori le righe da suscitare disarmante voglia di emulazione.
    Non ho invece trovato la copertina che avresti dovuto disegnare … sono io che non vedo o tu che non hai adempiuto?
    Buona domenica, ti lascio un abbraccio
    Affy

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    1. Siii si, garbati, ironici, vero. Verissimo, mai volgari e sempre divertenti!!!

      Arada non è male vero? D Eh no la seonda copertina non l’ho ancora decisa\disegnata… Speravo in un contributo esterno, ma alla fine mi dovrò decidere e farla io!

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    2. Solo per dirti che ho ripensato più volte a questo tuo commento. Quando hai scritto che hai addirittura invidiato Arada, mi hai inorgoglito, reso contento, fatto gioire. Ho speso più di qualche neurone nel cercare di descrivere personaggi – non dico belli o credibili – quantomeno concreti. Grazie quindi del commento. Davvero davvero grazie.

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      1. Trovarsi al fianco di una donna … pardon un Generale … come Vaansta è motivo di orgoglio. Arada è una ragazza in crescita e promette bene, un’ancella ha bisogno di una guida sicura, valida. Questi due personaggi daranno corpo al racconto, sovvertiranno luoghi comuni e sarà uno spasso leggere ….
        Hai sviluppato molto bene la trama, il racconto è scorrevole, ambientato con maestria ed ogni personaggio racchiude una piccola storia. 🙂
        Però … manca sempre il disegno! 😦

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