Sesto pezzo del puzzle

…Che io pronunciavo p u z z l e  per davvero, da piccolo intendo, perché quando sei più piccolo puoi non sapere nessuna lingua e parlare come mangi.
Dopo invece è diventato paz..le con quella zeta così figacciuola, alla moda. Chissà se adesso lo so meglio l’inglese?

Ok, questo inizio non è un inizio sincero,  e quello di qui sopra non sono mai stato io! 🙂
Va da sé che in ciò che scrivo non sono sincero? YES. Una parte di me fluisce sicuramente dalla penna al foglio (o se preferiamo dalla tastiera, via USB ad un chip sulla scheda madre e da lì, diventa… Ok, ci siamo capiti) però è uno sbaglio, è perché ci finisce comunque, involontariamente, ma poi io cancello. Perciò? Beh leggete – se volete – e traete le conclusioni.

Buon giovedì e buon sesto pezzo di Emma (brr… scritto così sembra che vi spedisca parti di una persona!).

biglia-blu2 Clickate sulla palla per il download di Emma.

 

 

E se invece vi siete collegati solo ora? E se volete sapere cosa è Emma ed il suo progetto? Ok, o clickate sulla barra del menu in basso, sul tasto libri per la precisione, o sfogliate i post più vecchi dove col mio stile pacchiano vi spiego tutto!

Lunedì prossimo voglio proprio rebloggare un racconto di un simpatico scrittore*. A lunedì quindi.

*Che non sono io.

23 pensieri riguardo “Sesto pezzo del puzzle

    1. Tutta insieme diventava ostica e spaventevole. Nell’ottica della diffusione invece lo spezzatino ha più audience, perché crea (spero) aspettativa e perché non spaventa subito (i due libri cubano 370 pagine).

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    1. Ti ringrazio. Mi sono divertito a scriverla, è scritta con gli scarsi mezzi artistici del sottoscritto, ma alla fine lo scopo l’ho raggiunto ovvero far divertire qualche bimbo (e relativo genitore).

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