Diversamente dal solito

ominorossoQualche tempo fa ho avuto la fortuna di incontrare una scrittrice di un certo livello, proprio quando – guarda caso – stavo esaudendo le richieste di una cara amica in merito a dei racconti di avventura al limite del piccante. Un giocoso cimento nulla più.
Ma torniamo all’incontro. Ecco, è successo qualcosa di molto simile a quando, da appassionato di motori, hai la possibilità di confrontarti con chi fa il pilota di professione, cioè capiti nello stesso posto (bar, parcheggio, autobus) ti metti a chiacchierare e scopri di avere accanto uno bravo. Tu sai guidare, magari sei pure stato in pista e l’altro invece è un professionista e vince. Uno così ti sa dare consigli preziosi, perché ne sa proprio tanto più di te, in questo caso si è parlato di scrivere ovviamente, non di guidare, però il concetto non cambia! La tipa ne sapeva davvero più di me.
Nel chiacchierare è successo che mi abbia indicato molte strade da seguire, soprattutto su come si descrivono le passioni e le situazioni per così dire intriganti, oltre a fornirmi la sua visione – femminile – dell’argomento.
Com’è andata? Riallacciandomi al paragone del pilota, nel mio caso continuerò a sbagliare il punto di frenata e sarò lento sul giro, ovvero continuerò ad usare la punteggiatura come un ubriaco e ad usare una paratassi carpiata,  … però nel confronto mi son divertito e qualcosa l’ho pure imparato.

‘Sto preambolo per dire cosa? Bè intanto una premessa: da qui in poi bambini a letto, quello che segue è adatto ad un pubblico adulto e consapevole di cosa vuol dire sessualità libera e che non è facilmente impressionabile… si noti infatti l’omino rosso qui di fianco! Dunque sciò via a nanna! E quindi cos’altro? Che al di là del contributo ricevuto sulla tecnica di scrittura e al confronto su come esprimere in prosa erotismo, partecipazione mentale e fisica in un rapporto, soprattutto dal puncover_violet_de_marchisto di vista femminile, ebbene ho anche avuto modo di sbirciare nei piani di questa scrittrice!
Mi anticipava infatti l’uscita di un suo nuovo libro erotico! Wow. Da quello che mi era parso intendere, si trattava di qualcosa a cavallo di varie generazioni, una  storia familiare, le cui vicende ruotano tutte – ovviamente – intorno all’eros e alla consapevolezza.

Qualche tempo ho saputo della sua uscita e l’ho cercato. Non ho potuto fare a meno di leggerlo, ero curioso, e sebbene resti un racconto fuori dai miei gusti classici, l’ho apprezzato e finito in fretta. Lo stile è secco e deciso e la descrizione della sessualità caratterizzata da un tocco femminile non banale. Incentrato giustappunto su varie generazioni di donne – e che donne – ne narra le intricate vicende. L’eros c’è ed è per buongustai. Non vi anticipo più nulla e se avete resistito sin qui senza morire di noia per il mio sproloquiare intenso, clickate su questo link per saperne di più [Violet] o sulla copertina.

Come sempre dico, non sono un critico e voti non ne so dare, posso solo confermare che la trama c’è, e che c’è pure tanto altro.

 

5 pensieri riguardo “Diversamente dal solito

  1. Caro “collega” io trovo che i libri “ben scritti” che ci siano in giro e che esprimono il genere erotico siano di una banalità deludente. La maggior parte appunto atti a descrivere scene, a mostrare rapporti più o meno trasgressivi. Punti di vista maschile e femminile a parte, tutto il resto ha così poco valore che dopo averne letti alcuni, io che ho scritto di questo genere, mi sono subito pentita di aver accettato la sfida. Non solo non c’è piacere, per me pilota, a competere con qualcuno che va in bici, ma persino venir messa nello stesso gruppo mi disdegna. Ma si sa noi stelle nere non possiamo esser viste bene nel buio 🙂

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    1. Eh, no no io so scrivere, ma nel senso che uso rapidamente la tastiera poi per il resto non ho né mestiere né arte.
      Sicuramente non ne ho per il genere erotico, ma in questo caso ti garantisco, non è stata una lettura scontata, soprattutto per le situazioni erotiche.

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      1. La scrittura è una maledizione per me. Dovrei uccidermi per smettere. E’ un’atroce condanna. Come avere due cuore dentro lo stesso petto. Mi fa piacere che hai ricevuto belle emozioni allora da quell’opera.

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