2016 – e varie premiazioni per il 2017

Per Intanto buon 2017 ve lo auguro ora perché chissà quando mi ricollego ahahah sto già preparando renne trifolate, antipasti di radici e salando pesci vari da mangiare davanti al fuoco*.

keep-crom-and-crush-your-enemies-1Poi vado subito al punto del post, l’assegnazione senza troppa pompa del premio Crom Award!
Ambito anzi ambitissimo (e non dite il contrario sennò Crom si arrabbia) premio che viene conferito a chi ha una spiccata forza, non si arrende, insegue i nemici e via discorrendo

A breve cambierò anche il layout del blog, così sta diventando scarsamente leggibile (mi si dice) soprattutto per chi lo usa con smatphone e simili

Ma ora vai col premio e le regole per chi lo riceve. I premiati passati [2015] [2016]

Ecco le regole

  1. Scegliere solo cinque e non più di cinque blog, se vorranno saranno loro a premiare gli altri.
  2. Che fare? Se si riceve, come minimo bere da una coppa di bronzo, combattere con spade a due mani, leggere fantasy di quella dura, mandare al diavolo chi non ci sta bene, affrontare serpenti di quindici metri e guerrieri in armatura**
  3. Cosa dire? Niente, qui non si rigrazia nessuno 🙂 Niente assegnazioni parimerito, niente scuse per chi non si premia. Si deve solo mettere il link a chi vi ha segnalato a Crom!
  4. Altro? Sì rispondere SEMPRE a questa domanda: avete un libro o un film o tutt’e due che vi ha portato a leggere? Citateli e dite cosa è successo dopo.
  5. potete anche interrompere la catena di premiazioni ma dovete spiegare il perché!

*  beh si fa per dire…
**questa l’ho aggiunta dopo ma Crom in persona l’ha richiesto, voi potete affrontare un po’ chi volete ovvio.

I premiati al Crom Award 2017 pertanto sono :

Kasabake
Cuorerotante
Ossitocina
My Mad Dreams (entrambi!)
Cartatraccia

Chi è Crom?

Come ci si rivolge a lui ? Così:

E per finire Fuochi d’artificio per tutti

35 pensieri riguardo “2016 – e varie premiazioni per il 2017

  1. Questa che segue è l’unica risposta possibile al tuo premio, che ovviamente m’inorgoglisce

    Lord Kasabake, Lord Kasabake!!!” urlava con voce chioccia la serva di quel piano del castello, mentre si precipitava nella mia stanza.
    Che succede? Perché urli, donna?
    E’ di nuovo nudo! E’ tutto nudo!…” disse la domestica grassoccia, stringendosi il viso tra le mani, quasi volesse impedire al rossore delle gote di scappare via.
    Chi? Per Thor, chi è nudo?
    Mastro Gregoroni… Gira tutto nudo per la sua stanza… lassù, nella torre dell’ala Ovest… Che gli dei ci proteggano!…
    Non ero nuovo alle stranezze di quel benedetto scrivano: alchimista, dottore, forse un santone, non lo so davvero, ma il suo comportamento negli ultimi giorni era davvero peggiorato.
    Lasciai alle mie spalle la donna lamentosa e mi diressi ad ampie falcate verso la stanza di Gregoroni.
    Quando fui dentro, effettivamente, lo spettacolo lasciò di stucco anche me: “Per tutte le arpie! Che la dea Ishtar mi protegga!! Quali diavolerie hai mente Gianni e soprattutto perché continui a camminare tutto nudo, su e giù per la stanza?
    Kasabake!!!“, mi rispose con un grande sorriso Gregoroni, “Sono vicinissimo alla soluzione! Lo sento!!
    Disse queste frasi con gioia e solennità, un po’ in antitesi, ad onor del vero, a quello sballonzolare in mezzo alle gambe, che donava al tutto un’aria surreale.
    Copriti, ora!“, gli ordinai, con più amicizia che vigore.
    Non capisci?“, mi chiese quasi commuovendosi, “ho finalmente capito come fare! Se non posso farla tornare indietro, posso almeno recarmi dove si trova lei!
    Di chi parli, Gianni… di COSA parli, per Mitra!
    Dell’amore della mia vita! So che Cersei non è morta, è solo scomparsa… Capisci?
    Lo guardavo quasi spaventato ed il pensiero della sua follia mi aveva persino fatto passare dalla mente che quell’uomo, che avevo conosciuto come mentore e guida spirituale, era ora di fronte a me, completamento nudo.
    Me lo ha detto Crom! Crom mi ha rivelato cosa debbo fare…
    Crom?“, gli chiesi, “La divinità più egoista che ci sia ti avrebbe aiutato?
    Si!! Non è meraviglioso?“, Gianni mi aveva afferrato le braccia, quasi a strizzarmele per la gioia.
    Cersei non è morta, ma è solo, come dire, passata in un altro luogo… è scivolata di traverso in una piega della realtà, così, di lato…” disse questo, accompagnando la frase con un gesto della mano.
    Non capisco di cosa parli…
    Sto parlando di ripercorrere i suoi stessi passi, su e giù, facendo gli stessi gesti di quel giorno…“, rispose senza spiegare davvero Gregoroni, “Camminare dove lei ha camminato, guardare dove lei ha guardato, alzare un braccio, una gamba, sollevare qualcosa… capisci?
    No e la cosa mi sta spaventando… Tu mi stai spaventando, amico e maestro…
    Gianni si fermò un istante, abbassò lo sguardo e quasi venisse invaso dall’animo dell’uomo saggio che era stato fino al giorno della dipartita di Cersei, replicò: “Vedi, Kasabake, io so che esistono infiniti mondi, infinite realtà ed infinite copie di noi stessi in dimensioni diverse… ma non sapevo che esse comunicano, ma lo fanno in modo bizzarro, imprevedibile…
    Ascoltavo rapito, mentre lo sgomento veniva lentamente sostituito dal panico, ma quello vero, generato non dalla condizione di apparente follia del mio amico, ma dal terribile sospetto che quanto dicesse fosse vero.
    Ci sono infinite variazioni di ogni nostro gesto“, continuò il mio nudo mentore “Ed è quasi impossibile, impensabile, inimmaginabile, che due nostri noi stessi compiano nello stesso momento la stessa sequenza di gesti e di azioni… Ma se accade, se questa cosa che non dovrebbe accadere accade, beh, allora si apre un varco e noi cadiamo dall’altra parte!
    Poi, così come era arrivato, l’animo dell’uomo saggio se ne andò via e tornò l’invasato e selvaggio bambino adulto, che riprese ad andare su è giù per la stanza, parlando da solo, mentre io richiudevo la porta alle mie spalle.

    Qualche giorno dopo, i servi del castello mi dissero che Gianni Gregoroni era scomparso, probabilmente scappato via a cavallo, anche se nessuna bestia manca dalle stalle e tutti i suoi vestiti erano ancora nella sua stanza.
    Qualcuno disse anche che era fuggito nudo, in mezzo alla neve e che qualche lupo lo aveva sbranato o che magari il freddo da solo lo avesse ucciso ed il corpo fosse stato sepolto da una tormenta.
    Io però sapevo che non era così, sapevo la verità, pazzesca, impronunciabile, delirante eppure sapevo che era la verità.
    Da allora, ogni sera, guardo verso le montagne dalle cui cime nebbiose so che Crom osserva e giudica i comuni mortali: non serve pregarlo, inutile invocarlo, perché Crom odia i deboli e disprezza chi si genuflette, ma da quel giorno in cui Gregoroni scomparso, so che Crom ride, ride beffardamente e spero che con lui rida anche il mio amico Gianni.

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