Scrivere scrivere … Perché ma soprattutto per chi?

Per chi si scrive? Ecco focalizziamoci su questo aspetto.

E soprattutto avete mai scritto per qualcuno o su richiesta di qualcuno?
Cioè: vi ha mai fermato un amico e vi ha chiesto: “senti ma mi scriveresti un libro così e colà?” ?
Questo è solo l’antipasto… poi ci tornerò su, ma intanto la domanda ve la volevo fare e ve l’ho fatta.
Quindi: se avete esperienza di scrittura “on demand” oppure se volete dire la vostra anche e se non ne avete da raccontare fatevi avanti!

Ma ora un po’ di musica a caso >>clickando qui<

57 pensieri riguardo “Scrivere scrivere … Perché ma soprattutto per chi?

    1. 😛
      Sappiamo benissimo che potresti… Però giustamente ognuno deve fare come e cosa si sente.
      Ad ogni modo nel tuo caso succede di raccontare quando te lo chiede qualcuno, vedi bimbi e nipotame vario, se non ricordo male.

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      1. Splendido! Di quelli da mostra dei mobili. Beh, hanno un loro perché anche quelli e potrebbe essere uno sbocco lavorativo interessante.
        Vendi polistirolo ricoperto con ottime copertine e titoli di spessore
        “Le brillanti notti di Dadà”, “Il serpente rosso”, “I casi dell’ispettore Magni”,. con una costola istoriata magari in cuoio e via, ecco un ottimo set da vendere a esposizioni di salotti e soggiorni.

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    1. Rieccomi. L’esperienza di Master però è diversa, tu prepari il background e in linea di massima alcuni personaggi chiave “non giocanti” poi valgono le relazioni con i giocatori e un po’ le regole specifiche.
      Comunque l’arbitrare questi giochi (almeno io) lo considero un bel mestiere, quasi da coreografo\sceneggiatore.

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  1. Ho fatto tutto: scrivere su commissione lettere e racconti, revisore di testi, ghost writer, articolista per redazione radiofonica e ovviamente pubblicato libri. Ngli anni ’90 arrotondavo abbastanza bene come ghost e revisore di testi, poi tutto è cambiato. Con i miei libri, nonostante elogi e premi, mai guadagnato un centesimo. Un’amica francese dice che all’estero sarebbero andati a ruba, ma non ne ho le prove. :-/

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    1. Giusto tu hai esperienze direttissime!
      Eh, l’unica è provare a tradurli o farli tradurre e tentare la sorte… Io li ho letti ( e prima o poi riesco pure a fare uno straccio di recensione ) e mi sono sembrati divertenti e interessanti…

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  2. Lo so che non si risponde con un’altra domanda, ma posso fartene una io? Esiste la “paura” di scrivere? Vorrei tanto scrivere, e mio marito cerca in tutti i modi di motiva in questo, ma quando ci provo mi metto subito nella testa degli altri, e mi critico o addirittura mi censuro.

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    1. E rieccomi: dunque paura di scrivere? Interessante. Rispondendo per me (beh ovvio) ti dico no, mai avuto paura di scrivere. Al più tante volte ho avuto paura di essere letto… Quindi ho cambiato determinate cose che ho scritto per renderle più “morbide” per chi leggerà…

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      1. Ci proverò. Da poco ho letto in un blog di una ragazza indonesiana che l’aver preso a scrivere è stato come una rivelazione. Ha scoperto di avere lati negativi, ma anche molti positivi. Insomma,ha imparato a conoscere se stessa e a migliorarsi.

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      2. Non tutto quel che si scrive verrà letto da altri: scrivi, revisiona un tot di volte, non toccare quel che hai scritto per due settimane, rileggi… ripeti finché ti sembra bello.
        E non farti problemi per il giudizio altrui: magari ti verranno fatti notare degli errorini che potrai correggere per migliorare la storia, o la tecnica 😉

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      3. Non è tanto per gli errori, ma quanto ciò che racconto. Ad esempio: tutti noi abbiamo degli scheletri nell’armadio, giusto? E se uno di questi ti ispira a tal punto da volerci ricamare su una storia, e magari la persona accanto a te (fidanzato, marito o carissimo amico) si rende conto che stai raccontando un qualcosa legato a lui/lei e nascono fraintendimenti o equivoci … non so se riesco a farmi capire 😂😂😂

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      4. Ok… grazie dei consigli. Magari posso iniziare con storie semplici in modo da poter capire se è qualcosa che posso affrontare. Piccoli passi… piccoli passi… (cit.dal film Contact) 😊

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      5. Leggere l’articolo di “lettere lastricate” è stato come leggere me stessa. Mi sono letteralmente identificata in lei e in ciò che ha scritto. È ora di rilasciare il freno a mano 😃

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      6. Riguardo i parcheggi?
        😀

        Scherzo.
        Facciamo così, tu scrivi 20 righe che non avresti mai scritto e le rileggi. Poi le butti. Io farò altrettanto, cioè scriverò 20 righe che IO non avrei mai scritto e le invierò sul tuo blog.
        E’ un modo di rompere il ghiaccio.

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  3. Per una vita come lavoro tra le altre cose mi veniva chiesto dal mio capo di buttarli giù ‘mezza paginetta’ su argomenti che poi lui trattava in un convegno…
    Dunque ora scrivo per me le mie piccole cose.

    Sheraquetta

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  4. Ciao Gianni direi che all’inizio scrivevo solo nel mio diario. Molto più avanti la prima poesia, l’ho regalata insieme alle altre sue o tre scritte in continuazione alla persona che mi era vicina e che non conoscevo nemmeno così tanto. Quella persona alla fine ritrovata nel tempo mi ha fermata dicendo che mai nessuno gli aveva scritto niente e che le conservava. Adesso forse vive in Argentina, non saprei, chissà se ancora le abbia. Lo stesso è successo con il mio primo disegno. Spesso scrivo perché in me suona una melodia o una catena di parole, resto delle volte senza sapere il senso, se mai ci sia stato, non è qualcosa che questiono, insomma in me ha un potere più forte e lo faccio perché non posso smettere, al di là dei miei momenti di crisi che mi aiutano a cambiare rotta, ma non mi rileggo e questo ha creato un caos che non riesco ad organizzare e ho deciso di pubblicare piccole raccolte. Adesso purtroppo è tutto fermo ma approfitto questa pausa per leggere, ascoltare, ed scrivere un diario come nei vecchi tempi. Ed è bello che tu mi abbia fatto pensare a queste cose perché ho anche ricevuto dei doni. Ne risenti la mancanza.

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    1. Quando qualche anno fa ho aperto questo blog non sapevo cosa aspettarmi, non sapevo quanto e se sarebbe andata avanti come esperienza. Devo dire che sono risposte come questa e come quelle che ho avuto a questa domanda, a farmi scegliere di continuare ad aggiornarlo. Grazie per il tuo contributo.

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      1. Figurati Gianni. Approfitto per augurarti una Buona Pasqua.
        Io intanto al di là dei limiti che ho riguardo a cose del tutto esterne ( connessione, niente pc, problemi di navigazione su wp, ecc.) non riesco a trovarmi al mio agio, forse sono in una sorta di crisi di cambiamento dove non riesco a realizzare la mia forma che sembra diversa di continuo. Quando credo di riuscire a vederla, la strappo come un foglio dopo un disegno mal riuscito.

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  5. Ciao! Torno dopo tanto tempo a commentare un blog su wordpress (ci sono da circa 10 anni, ho chiuso e riaperto un blog di scrittura). Per me la scrittura è una questione molto intima, la uso come valvola di sfogo ed è un puro flusso di coscienza. Le idee mi vengono di getto, poi ci lavoro sopra.
    La cosa bella che mi capita è che dopo aver scritto di getto, mi sento subito sollevata, come se avesse un effetto calmante all’istante. Non penso riuscirei a scrivere dietro richiesta!
    Elisa

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      1. Infatti devo essere sincera, sono contenta di essere tornata su wordpress. In realtà sono tornata tempo fa ma avevo smesso di fare i “giri esplorativi” sugli altri blog e questa cosa mi è mancata. E’ sempre bello scoprire mondi nuovi! Che la scoperta riabbia inizio! 🙂

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      2. Una curiosità: come mi hai trovato? Cioè: se hai navigato a caso, se hai clickato per sbaglio, se te l’ha proposto wordpress… Sono molto curioso.

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      3. Ho cercato la parola “scrittura” sul motore di ricerca wordpress. Avevo voglia di capire come gli altri vivono e concepiscono la scrittura. Ogni tanto mi piace perdermi nei blog degli altri.

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