21 novembre e gli alberi

Oggi è la giornata nazionale degli alberi… non lo sapevo, ma c’è pure una legge che lo sancisce*. Va be’ vogliate bene ai boschi lo stesso, che sia festa o meno, che ci sia una legge che lo sancisce oppure no.
Io vi posto di nuovo il racconto scaturito dalla foto di 321clic
Se vi va di sapere cosa c’è nel bosco clickate qui o sulla foto


*riconosciuta ai sensi dell’art. 1 della Legge 10 del 14/01/2013!

17 pensieri riguardo “21 novembre e gli alberi

  1. Avendo già letto ed apprezzato moltissimo il tuo splendido racconto, questo tuo post mi ha fatto invece divagare con la mente sulla figura dell’albero nei racconti, nei film e nelle serie tv…

    L’albero è una presenza forte, imponente, misteriosa e piena di significati, vicino alla quale seppellire un ricordo del passato o sulla cui corteccia incidere una coppia di nomi ad imperitura memoria, perché gli alberi sono spesso testimoni silenziosi di grandi amori e dolori, sullo sfondo di migliaia di inquadrature e scene che hanno reso grande il cinema (penso ad esempio a Forrest Gump che piange sulla tomba di Jenny).

    Impossibile non farsi tornare alla mente i tantissimi alberi nel cinema di Malick e la luce del sole che filtra attreverso di essi, nel metaforico respiro religioso di fronte alle tragedie umane, siano esse la guerra di “The Thin Red Line“, il mistero della giungla inospitale per i coloni invasori di “The New World” o il rapporto genitori-figli del suo capolavoro “The Tree of Life“.

    Atroce e potente l’immagine che da sola rende l’orrore della sporca guerra nel Viet-Nam, quando Coppola da realmente fuoco, sul set del suo Apocalypse Now, ad una fila di alberi, distrutti dal napalm al suono delle dolenti note dei Doors.

    L’elenco dei film drammatici e sentimentali, con un albero a fare da testimone silenzioso di un amore o di un conflitto, poi davvero non si contano e l’elenco potrebbe diventare smisurato, perciò mi divertirò a concentrarmi invece nel genere fantastico, perché qui gli alberi danno davvero il meglio!

    Come dimenticare, infatti, l’albero dei morti, da cui esce il cavaliere senza testa dello Sleepy Hollow di Tim Burton, con quella sorta di impudico e demoniaco utero che partorisce mostri e che inghiotte cadaveri?

    E ancora, chi non ricorda con un brivido l’albero dove albergava un demone assetato di sangue (idea che avrà millemila imitatori) e la sua devota Camilla, druido intento a fare sacrifici umani sotto le mentite spoglie di babysitter nel sottostimato “The Guardian” di William Friedkin?

    Il fantasy ha scritto pagine incredibile sugli alberi e tu, Gianni, che ne sei maestro e cultore ben saprai aggiungere al banale contributo che appongo ora ovvero quello per l’Ellcrys (tradotto in Italia con Eterea), il magico albero che protegge uomini ed elfi dalle invasioni dei demoni, così come raccontato da Terry Brooks nella sua trilogia di Shannara e come è stato riproposto recentemente in tv, non senza amplissime libertà, nelle due stagioni di “The Shannara Chronicles“.

    Non solo memoria storica ma persino collegamento neurale e vitale tra tutti gli esseri viventi di Pandora, questo è il totemico e salvifico albero Tree of Souls (Vitraya Ramunong in lingua Na’vi) illustrato da James Cameron nel suo imprescindibile Avatar e tutte e le scene del film con protagonista l’albero non sono mai meno che metaforiche!

    Come non ridere, poi, nella scena in cui Po, nel primo Kung Fu Panda, fa scorpacciata di pesche, vergognandosene non appena il saggio maestro Oogway si congratula con il nostro eroe per aver trovato il sacro Peach Tree of Heavenly Wisdom!

    Così, come non lasciarsi incantare dalla perfezione delle inquadrature e dalle sequenze con cui Peter Jackson usa l’albero per rappresentare la sua visione del Paradiso nel film “The lovely bones“, per me forse la sua opera più bella e compiuta?

    In fondo era proprio accanto ad un albero, nella simbolica e pacifica quiete di un bosco deserto, che Steven Spielberg nel suo “Always“aveva fatto approdare l’anima del defunto pompiere dell’aria Pete Sandrich, prima di rispedirlo sulla terra a completare la sua missione, ma questa volta di natura sentimentale.

    Ora mi fermo, Gianni, ma sai che potrei continuare tranquillamente, perché mi piacerebbe che altri inserissero i loro alberi letterari, cinematografici e televisivi, tu compreso, sia chiaro!

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      1. Ah, ah, ah! Fammi una cortesia, Gianni: elimina tutti gli altri miei commenti relativi alla iniziali mancata pubblicazione dei commenti… ce ne sono svariati, che ora si vedono tutti e sembra la chat di un call center di assistenza informatica!😁

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