Un buon inizio fantasy

Questo breve racconto (partoroito dalla mente vulcanica di Kasabake) potrebbe essere un buon inizio fantasy, sarebbe interessante provare a continuarlo. E’ stato pubblicato qui, con un titolo, in grave ritado, dopo quattro anni dalla sua comparsa in un vecchio post.

Da tre a sei

Ahahah da tre a sei la fuga ha successo implica un dato, e in fondo la vita è spesso legata e eventi aleatori no?” Così replicò ridendo Gregory, con quel suo sorriso bonario che ogni volta mi faceva stare male.
Dopo avergli fintamente restituito un sorriso, mi girai di spalle, senza riuscire a trattenere oltre il dolore che mi stava rendendo sempre più scuro in volto.
M’incamminai a passo veloce lungo il corridoi, quasi correndo, senza voltarmi e salutandolo lo scrittore con un cenno della mano, simulando un gesto amicale.
Dopo aver girato l’angolo, mi fermai con la schiena appoggiata al muro e mentre un sudore freddo mi colava lungo le tempie, ripensai allo scempio che avevo appena fatto della sua creazione: avevo rapito Bob e lo avevo venduto ad un trafficante di organi. Chiusi gli occhi, ma fu peggio: vidi lo sguardo del plantigrado bonaccione mentre veniva catturato con un laccio al collo e fatto scomparire nel buio di un furgone, mentre il sosrriso dai denti dorati del losco acquirente mi annunciava il pagamento. I soldi di Giuda o di qualsiasi altro tradimento…
Ma non erano i soldi il vero motivo, no, perché Bob era solo un tramite ovvero la prova che la clonazione umana era possibile a partire dai dati della clonazione animale, ma l’umanità di questo tempo non poteva saperlo, gli scienziati non potevano saperlo e soprattutto Grregory non poteva saperlo: solo duecento anni avanti nel futuro, da dove provenivo io, la pratica sarebbe stata possibile in modo sicuro.
Una strana commistione di scienza e coscienza, un riverbero del pensiero senziente sulla chimica organica ed inorganica, lo sdoganamento dell’etica di scambio e l’abolizione delle barriere genetiche, in un processo evolutivo a spirale che avrebbe portato l’umanità a disgregarsi e ricompattarsi, come un Big Bang ed un Big Crush sociali, smettendo di riprodursi sessualmente e clonandosi all’infinito per popolare tutta la galassia.
Poi c’era Bob ed il pensiero di Gregory, che ero stato inviato a campionare: un diamante allo stato grezzo, un crogiuolo di idee solo minimamente espresse e la non consapevolezza da parte sua di essere un creatore: senza saperlo, egli aveva creato migliaia di cloni di Bob uno per ogni stesura, per ogni bozza, per ogni versione di ogni racconto e di ogni storia, un esercito di orsi che ogni volta prendevano vita nel suo cervello e da lì affioravano e nascevano nell’incubatrice dei nostri laboratori, finché qualcosa si è inceppato ed uno dei cloni è riuscito, non si sa come, a superare il confine spazio-temporale, teoricamente unidirezionale e sbucare vicino al suo creatore.
Un rapimento, ma forse un salvataggio, di certo un omicidio, perché quel clone, quel particolare Bob, non poteva tornare al mio tempo, no, non apparteneva al momento del continuum dei suoi gemelli e non poteva nemmeno restare qui, con Gregory, perché qui Bob era solo un personaggio di fantasia e non un animale reale.
Andava eliminato ed io l’ho fatto.
Sbircio da dietro l’angolo dove mi sono nascosto: Gregory è ancora in piedi dove l’ho lasciato, con lo sguardo assorto. Forse sta pensando ad una nuova storia. Forse, mentre guarda verso un punto non precisato della parete di fronte a lui, una nuova impresa dei suoi personaggi sta prendendo piede.
Duecento anni nel futuro una luce si accende e comicia a girare, come una lampada di quelle vecchie ambulanze del ventesimo secolo: nel silenzio del laboratorio si ode il ronzio delicato della cinghia che aziona il nastro trasportatore, con cui un nuovo Bob appena nato viene accompagnato alla nursery.


Starebbe bene in una collana dedicata ad Asimov

45 pensieri riguardo “Un buon inizio fantasy

    1. La mia memoria funziona come una rete a strascico, non sai mai cosa resta impigliato e cosa sfugge… ma di tanto in tanto vado a vedere cosa c’è, e lentamente recupero.
      Come recupererò ogni commento dove ho detto “qui devo commentare degnamente”. ^_^

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      1. Come dicevamo in un altro commento sulle nuove frontiere della fisica, non è il passare del tempo che fa marcire una mela sulla fruttiera, ma è la mela con il suo degradarsi che crea il tempo del suo marcire, che è poi uno di quei commenti che ti fanno dire “Aaaah, ecco, mi sembrava…” e poi scende subito la notte dell’oblio.

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      2. E però hai detto una verità, ogni cosa ha davvero un suo tempo, gli esperimenti sul decadimento di certe particelle che invece invecchiano diversamente da quanto ci si aspetta, perché sono in uno stato e a una velocità e con un massa diversa… è puro brivido.

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      3. Potremmo essere circondati da esseri che invecchiano, non invecchiano, sono invisibili o visibili, in stati che non percepiamo … e chissà, magari chiamiamo fantasmi e invece sono la deformazione dello spazio e del tempo quando questi interagiscono con noi… insomma ce ne sarebbe da inventare. Oltre che da testare.

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  1. Complimenterrimi.
    La frase iniziale trasporta immediatamente dentro una storia che va compresa in tutte le sue dimensioni che si estendono in una ulteriore dimensione oltre a quello spazio-temporale. Qui siamo anche oltre il fantasy secondo me.
    Ovviamente adoro quando qualcosa si inceppa. E personalmente faccio il tifo per Bob, sperando che riesca a liberarsi e chissà …

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    1. Ah, non so, Bob è sicuramente una creatura il cui potere non è ben chiaro, ma in questo caso, l’azione è decisa dal Potente Kasabake, è a lui che si deve questo incipit, o inizio di racconto, o racconto breve. Tutto dipende dal punto di vista da cui si guarda.

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    1. Sono trascorsi 4 anni esatti (beh lo saranno di preciso tra 2 settimane) ma come ho scritto in risposta a Kasa, la mia memoria è una rete a strascico, non sai mai cosa raccoglie… E a un certo punto è come se incontrasse delle bottiglie con dentro dei messaggi, lasciati da chissà chi e chissà quando. Voglio vederla così, di sicuro la rete lascia passare tante cose che si perdoo, mentre altre restano per sempre, o perlomeno, finché durerà questo piccolo mondo fatto di bit.

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      1. La mia Katana ,con relativo Wakizashi è a casa, perché siamo in tempo di pace…(forse ..)
        L’Impugnatura dovrebbe stare a sinistra, taglio in alto, katana sopra, wakizashi sotto. Il Tanto sul proprio katanakake perché non ha mai fatto parte del daisho.
        Esiste una precisa etichetta riguardante la posizione a sinistra, è un gesto di inoffensività e Rispetto per gli ospiti di cui ci si fida…
        Perché,con ospiti in casa la lama non deve essere pronta all’uso, sarebbe una grave scorrettezza nei confronti dell’ospite, quasi come non ci si fidasse di Lui.
        Ma io vivo in tempi burrascosi e la tsuka è a destra in maniera da favorire la presa della saya con la sinistra per sfoderare velocemente la lama… perché come chiunque sa’.. Io NON MI FIDO di NESSUNO. 😏

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      2. La mia Katana ,con relativo Wakizashi è a casa, perché siamo in tempo di pace.
        L’Impugnatura dovrebbe stare a sinistra, taglio in alto, katana sopra, wakizashi sotto. Il Tanto sul proprio katanakake perché non ha mai fatto parte del daisho.
        Esiste una precisa etichetta riguardante la posizione a sinistra, è un gesto di inoffensività e Rispetto per gli ospiti di cui ci si fida…
        Perché,con ospiti in casa la lama non deve essere pronta all’uso, sarebbe una grave scorrettezza nei confronti dell’ospite, quasi come non ci si fidasse di Lui.
        Ma io vivo in tempi burrascosi e la tsuka è a destra in maniera da favorire la presa della saya con la sinistra per sfoderare velocemente la lama… perché come chiunque sa’.. Io NON MI FIDO di NESSUNO. 😏

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