LP


LP

Nel riflesso del sole sul mare, davanti alla spiaggia calpestata dai gabbiani, immersa nel verde scuro delle piante di una radura, si assembra una piccola folla.
Stanno tutti intorno a una roulotte lucidata a specchio. Ha qualche ammaccatura, su una gomma poggia un posacenere. Più in là ci sono i resti di un fuoco, e bottiglie di birra da farci una catasta.
Qualcuno bussa, bussa ancora, bussa più forte, attesa.
Dario e Franco scendono dalla roulotte scalzi, a torso nudo, coi jeans sfrangiati e male abbottonati, sembra che abbiano trascorso una notte brava.
Ad attenderli c’è la troupe della Casa discografica che li sponsorizza, il promoter, e un paio di fotografi. Oggi fanno il video promozionale per il loro disco, dopo settimane di lavoro in studio è arrivato il momento della pubblicazione.
Dario saluta con un cenno gli spettatori, Franco si siede sul predellino e si rulla una sigaretta; scattano le macchine fotografiche.
Mentre una biondina dal fisico minuto e l’aria da sedicenne si affaccia in maglietta e mutandine dall’oblò della roulotte, arriva una macchinetta rossa. La vetturetta rimbalza sulle buche della stradina, e parcheggia anzi quasi tampona la roulette. Dalla portiera esce Barbara. Indossa un abitino bianco sopra il costume da bagno, ha guidato scalza, e sotto gli occhiali da sole giganti non si sa in che stato sono gli occhi, ma di solito sono segnati.
Ancora un attimo e scende dall’utilitaria Lando, il batterista della band, deve avere dormito con indosso i vestiti di ieri, sussurra una delle truccatrici alla collega.
I quattro membri adesso ci sono tutti, si può cominciare.

Allora tu mettiti lì, adesso fa’ questo, dice il regista.
La luce è buona, ripete di tanto in tanto uno dei fotografi.

La mattina trascorre tra click e pellicola da cinquanta millimetri, gabbiani, onde sabbia e jeans strappati. Pose per la copertina dell’LP dei Salvate il barista.
Regista fotografi e promoter confabulano, bel lavoro ma qualcosa non convince.
Barbara nell’attesa prende il sole, seduta sulla sabbia si accende una cicca, guarda Franco pomiciare con la biondina. Chi sarà quella? Avrà diciotto anni almeno? Mah, è fortunata se non è già in cinta.
Lo sguardo di Barbara vaga tra i pezzi usati per gli scatti. Nel mucchio la attirano delle dita di plastica. Sono pezzi di falange, stilizzati, di un brillante color lilla. Barbara tira una boccata della sigaretta e la getta a terra, si avvicina a quei cosi e li osserva: uno in particolare, una falange del dito medio le calza a pennello in testa.
Come sto? Fa agli altri ridendo.
Il suo corpo, e quell’affare calcato fino al mento, lasciano il gruppo in silenzio. Perfino Franco toglie la lingua dalla bocca della ragazza e si stacca per guardare meglio.
Fotonico, esclama il batterista, che finalmente sembra tornato sulla terra.
In ventitré scatti quella giornata svolta. La copertina dell’album Surreals è fatta, e c’è un dito lilla con sotto il corpo della cantante, il resto della band resta nella seconda di copertina.
C’è tempo anche per un altro video, Barbara che corre sulla sabbia e si butta giù per una duna rotolando, una ragazza in costume da bagno che ha per testa un dito lilla che rotola.
Questo fa il botto, dice il promoter, forse dovremmo produrre solo lei, non ha una gran voce, ma è particolare e spacca.
Perché no, risponde l’addetto stampa della Casa discografica.
Tra quattro settimane uscirà l’LP, Barbara è ancora distesa nella sabbia, e ride da dentro il dito medio lilla.

 

Racconto ispirato al foto lavoro di Barbara, Surreal Piscinas 

Di questa serie fa parte anche il racconto Colori , Corpo del coloreato e il racconto La rinascita

 

15 pensieri riguardo “LP

    1. Ma no è parte del personaggio sesso droga e rock… vabbè fa parte del cliché. Però il discorso della voce è relativo all’estensione della cantante, va be’ ho già scritto il libro sulla band…

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  1. Ci piace, ci piace!
    Questi racconti, vanno comunque allargati senza scemare troppo, ovvio se vuoi farne un libro! Ma se resta una raccolta di racconti, sai cane bene anche così!
    Comunque le mie idee non cambiano e i tuoi racconti devi farli anche pubblicare con i disegni, libri for ander 10 years hold!
    Già ti vedo al lucca comics a pubblicizzarli! Beh si oggi parlavamo col mio compagno dell’ipotesi di presentarci anche quest’anno a questo grande evento! Saremo tutti bat muniti! E tu?

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    1. Eh magari magari. Bat muniti in che senso? Mi hai messo curiosità.
      Su Lucca Comics, che dire, è molto cambiata. La prima edizione a cui ho partecipato mi pare fosse quella del 1992, ero giovane allora, e era molto Comics, un po’ Gaming e poco Cosplay, quasi niente. Ora è molto Cosplay, poco il resto e disperso… L’ultima edizione che ho visto è quella del 2016, mi pare…
      Per quanto riguarda le illustrazioni, invece, ci stiamo lavorando. 😉
      Non io che non so disegnare davvero, ma persone brave.
      La raccolta contiene anche tanti racconti che non si possono illustrare per bambini, mentre Emma, la strega, invece si presterebbe… e anche lì come detto sopra vediamo.
      ^_^

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      1. Niente di complicato! Bat muniti di maschera si intende 😊.
        Nel ’92 hai partecipato al lucca comics? Ah però! Sei grandicello allora! Ah ah ah
        Comunque anche noi c’eravamo nel 2016 ! Ho deciso proprio due giorni fa di partecipare anche quest’anno! I bimbi son più grandi e possono partecipare a maggiori laboratori! Anche se concordo sul fatto che dal primo anno in cui ho partecipato a quello del 2017 è peggiorato, e considera che io visito la parte dei piccoli, i games non sono per noi ancora! Ma va beh dai!
        Le sfilate di cosplay quelle si, ci affascinano!
        Ottimo allora se stai attrezzandoti anche X le illustrazioni 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
        Bene dai mi piace che ti ingegni e non perdi tempo 😉
        Buona giornata

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      2. Lo spero! Il gaming ha avuto un picco splendido a cavallo degli anni 2000 (1999-2004), ora è molto video-gaming ma sono i tempi… non si può rimpiangere il cartaceo, che comnque sta tornando (giochi da tavolo molto belli).

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