Vaansta


E’ chiamata il generale demone, o anche solo il demone,  o l’immortale.

Elsa

Tolse l’elmo e si guardò intorno: le guardie all’ingresso la temevano, vennero incontro al drappello, ma non la fissarono: non la guardavano mai direttamente, era considerata un demonio; molto bene. Gettò le briglie ad uno dei palafreni che si inchinò, come di fronte ad una delle dee che si narravano abitare l’Oriente lontano dietro il grande orizzonte blu del mare; forse, pensò lei, solo per paura e non rispetto, forse perfino per scherno. Lo ignorò.

Tratto da Della carne e delle stelle, primo libro