Dal blog Anima di carta cinque interessanti riflessioni su alcuni luoghi comuni.
In questo periodo mi capita spesso di riflettere sulla relatività di alcuni modi di pensare o affermazioni, che si tramandano da persona a persona e che hanno su Internet terreno fertile per attecchire, ma che andrebbero secondo me considerati in modo meno radicale. In particolare, nel mondo della scrittura ci sono determinati punti di vista che vengono spacciati per verità assolute, ma che in realtà non lo sono affatto.
Nella realtà infatti siamo tutti diversi, con il nostro bagaglio di esperienze, la nostra personalità, il nostro peculiare approccio alle cose, quindi
Vai all’articolo [5 luoghi comuni da sfatare]
Interessante, e interessanti anche i commenti
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Esatto. Diciamo che in linea di massima si deve sapere scrivere, non ci si deve “perdere” e che tante volte si prendono i consigli come “legge”, ma sono consigli.
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Vero 🌷
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Bellissimo post grazie per averlo proposto
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Grazie per l’apprezzamento ^_^
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Grazie infinite per aver apprezzato il post e averlo condiviso qui da te, Gianni. E grazie ai tuoi lettori per averlo letto.
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In realtà del tuo blog ce ne sarebbero un sacco di post da condividere, quindi grazie a te.
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Stanno venendo fuori molti spunti di riflessione sia sul tuo articolo (ovvio) e qualcuno anche sul mio. E direi che era il motivo del reblog, stimolare le risposte. 😉
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Ne sono felice ^_^ Penso sia interessante anche capire come vengano percepiti dalle singole persone certi consigli spacciati per assoluti. Ogni commento o riflessione è utile, è il bello di condividere i pensieri qui in rete 🙂
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molto interessante l’articolo, peccato non riesca a commentare.
Allora lascio il mio pensiero qui, Gianni pensarci tu 😉
Concordo su tutto.
Io scrivo di getto, non programmo mai, al massimo verso la fine della stesura, mi capita di dover controllare che i giorni che faccio passare siano coerenti con la storia (se necessita) oppure in altro mio libro ho dovuto segnarmi i nomi dei personaggi, perché erano tanti e mi dimenticavo.
Scrivere tutti i giorni: io scrivo giorni più, giorni meno… altri per nulla, altri fino a notte tarda… dipende!
Per le critiche? A volte sono solo cattive e per nulla costruttive, a volte sono suggerimenti che non mi stanno bene adesso. Tipo farmi lo schema della trama… a me il libro mi vien scrivendo, difficile che so cosa accadrà, quindi come ho detto prima, lo schema semmai lo faccio dopo – se serve –
Che altro… farlo riposare: ho libri che sono ancora a riposo, forse perché ancora non hanno la forma giusta, ma questo lo decido io. Ovviamente gli anni passano e il mio modo di scrivere migliora (spero) quindi un ritocchino uno lo fa sempre, ma a un certo punto bisogna pur dir basta ^_^
Ottimo articolo Maria Teresa, spunti di riflessione interessanti, grazie mille ❤
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Grazie Sara! Mi dispiace che non sei riuscita a commentare, purtroppo a volte blogger fa i capricci con gli utenti wordpress. Mi sembra che la pensiamo uguale su molti punti, in modo particolare sull’approccio alla storia. Anche per me gli schemi vengono dopo, forse perché ho l’impressione che in fase di scrittura “inquinino” troppo la creatività. In ogni caso è sempre bello conoscere altri pareri su questi argomenti.
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concordo, è bello poter ascoltare vari punti di vista e ragionarci… per poi magari rimanere della stessa opinione 😉
Comunque, credo che, come in tante altre cose, anche con lo scrivere, ognuno abbia il suo stile e il suo metodo… non c’è un giusto o sbagliato.
A presto ^_^
ps: non riesco proprio a capire come commentare i blogspot e mi dispiace perché ho altre persone, oltre a te, che vorrei seguire…
quando c’era G+ riuscivo…
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