Data una recensione…

Sarebbe possibile, data una recensione sintetica, risalire al libro in questione? Forse no, ma la cosa buffa è che ne verrebbero in mente decine.

Se per esempio ci si imbattesse in una recensione così:

Voto: * * *

Ci ho davvero messo dal 2012 a oggi per finirlo.
Non è che non scorra, ma mi perdevo in inutilissimi monologhi interiori e dialoghi con personaggi di cui volevo sapere poco. Credo di averlo iniziato e abbandonato almeno 200 volte. La storia, sebbene sia simile a quella di un qualsiasi episodio di una serie TV Usa, è ben delineata. I personaggi, però, non mi hanno lasciato niente. Sempre a riguardo dei personaggi, non mi è mai fregato niente scoprirne il torbido passato, o la complessa vita, di nessuno di loro.
3 stelle perché alla fine è scritto benino…

A quale libro farebbe pensare?
L’autore è italiano? Il libro recente ma non recentissimo?

35 pensieri riguardo “Data una recensione…

    1. Dubito così a colpo si possa capire che autore sia, anche perché si dovrebbe essere sicuri di avere letto le stesse cose negli ultimi anni. Però sarebbe una cosa da tentare, leggere 20 libri (in un anno eh, mica tutti di fila, magari avere il tempo e il modo) e poi dare delle recensioni ma senza titolo. Chissà cosa ne verrebbe fuori.

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  1. Certo che a volte uno si chiede se ci sia corrispondenza fra il soggetto della recensione e il libro recensito, magari perché il recensore non ci ha capito una beneamata mazza, perché non ha il coraggio di scriverne ciò che pensa e rimane sul generico, perché è cugino del cugino per cui non ne può parlare che bene o perché, diamine, il romanzo manco l’ha letto ma la recensione doveva scriverla… Ci sono tante variabili. Obiettivamente, potrebbe essere una cosa interessante, risalire dalla recensione al recensito. Giusto per capire quando una recensione è aria fritta.

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      1. Se l’avessi scritta tu, la recensione, mi fiderei del recensore, saprei che il libro l’ha letto perché sono certa che tu non scrivi a sproposito. Comunque, chiunque l’abbia scritta, questa nello specifico, non mi lascia capire di quale libro stiamo parlando. Ci ho provato a pensare a qualcosa, ma non ho proprio appigli.

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      2. Se po ffa se po ffa… ho già presente il soggetto, il primo almeno, ce l’ho già in mente da quest’estate, a dirla tutta 😀 resta da capire come pubblicarlo, ma intanto ci lavoro, appena trovo il tempo. Se sono fortunata anche oggi stesso.

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      1. Se non si riesce a risalire al libro, in questo gioco, i motivi sono fondamentalmente due: non lo si è letto oppure gli indizi sono troppo generici…
        In questo caso penso di non averlo letto, ma resta il discorso del gioco…

        Io partirei dai classici, quelli che tutti hanno letto o dicono di aver letto e farei delle finte recensioni introducendo riferimenti precisi a momenti della trama che non sono mai stati spoilerati: tipo, non si può fare riferimento a Renzo o Lucia o don Abbondio per recensire I Promessi Sposi e poi non aspettarsi che a rispondere correttamente siano anche chi il libro non lo hai mai letto, quanto piuttosto momenti del romanzo che restano impressi in chi lo ha letto davvero, quindi riconoscibili, ma non ovvio… Una delicata bilancia non un quiz impossibile…

        Poi darei degli indirizi generali, per rendere il gioco più accattivante, come il genere (giallo, romanzo storico, thriller, Sci-Fi)…

        Si può dare la nazionalità oppure altro…

        Si può creare persino un sistema di punteggi e vantaggi legati…

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      2. Certo, il gioco già prende forma.
        Questa era solo la provocazione.
        Passato il Concorso Bisarca, provo a farne qualcosa di serio.
        Ah, posso dare un indizio: Sellerio editore, 2010 l’anno di pubblicazione.

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      3. Non voglio googlare per principio, quindi mi arrendo.

        Questo mi fa venire in mente un’altra caratteristica che dovrebbero avere gli indizi del gioco reale: presentare il quesito in modo tale che non sia semplice andare a fare una ricerca su Google in quel modo…

        È ovvio che è una ricerca internet porterebbe comunque a dei risultati, ma non in una maniera così netta come potrebbe essere riportare una frase per intero: una ricerca fatta per anno di pubblicazione ed editore o un incipit o il nome di un personaggio sarebbe una strada troppo semplice…
        Bisogna sfruttare il fatto che i database di internet sono didascalici e non semantici… Usiamo luoghi o città o situazioni definibili non necessariamente solo con un nome ma con una perifrasi.. (cose del tipo il protagonista dice di smettere di fumare ogni giorno ed ogni giorno è l’ultima sigaretta… Oppure il killer usa un gattino per fare leva sulla ragazza che vuole rapire… La civiltà aveva raggiunto un punto tale da essere costretta a rifiutare ogni aiuto tecnologico computerizzato e c’erano individui che avevano sviluppato capacità di calcolo mentale tali da sembrare dei calcolatori ambulanti… Ecco, cose così…
        Sul web, funziona più una ricerca letterale che non concettuale e noi dobbiamo sfruttare questo aspetto per rendere la vita difficile a chi il libro non l’ha letto ma ne ha solo sentito parlare…

        Adesso mi fermo e scusa la prolissità.

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      4. Mi segno il consiglio. In questo caso, comunque, la rosa è ampia. 🙂
        E … il protagonista è veramente troppo perfetto, anche nei difetti. Single di lusso, pieno di dubbi, ma dubbi perfetti.

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