Il tempo non è mai abbastanza, e purtroppo ultimamente sono diventato pigro e lento, un po’ più del mio solito. Già qualche mese fa ebbi modo di parlare del punto di vista femminile dei personaggi e dell’effettivo essere donna (in questo post) ebbene ci sono di nuovo, ancora sul luogo del delitto (ancora una volta alla breccia, l’hanno già usato mi pare).
Tra una cosa della vita e l’altra, anche e soprattutto per prendere fiato, rilassarmi ed imparare, ho fatto la cosa che per seconda mi riesce meglio e cioè leggere. Il primo romanzo di cui vi voglio parlare è Mi divora, di Elisa e Debora in arte Isa Thid e Zelphy, scritto a quattro mani (e quindi due tastiere?) ebbene, se volete leggere dentro una giovane donna con più di qualche problema, se volete assistere alla sua profonda evoluzione e perdervi nelle volute delle sue sigarette, leggetelo.
Lo ripeterò fino allo sfinimento, non so recensire e quindi non lo faccio, però vi dico: caspita! Finale niente affatto male, sebbene arrivati alle ultime pagine quello che sta per accadere lo si sente proprio.
Durante la lettura, è stato davvero divertente vedere, in dei punti, qua e là un modo di scrivere appena un attimo diverso, boh forse l’ho notato io e non è così, ma in giro tra le pagine ho avvertito proprio un differente stile, che non solo non disturba, ma che anzi dà più peso alla condizione della protagonista, interessante…
Altra lettura: una scrittrice che adoro ma che in questo caso si cimenta in un romanzo che consiglio solo a forti lettori (ci sono i forti bevitori, ci saranno pure i forti lettori no?) ovvero Ursula K. Le Guin con I reietti dell’altro pianeta. Qui il protagonista è uno scienziato, un uomo acuto, intelligente e per bene. Lo stile della Le Guin io lo adoro, la sua capacità di descrivere è magnifica. Nel romanzo a scontrarsi sono idee e filosofie, che di sangue ne versano comunque, ma se cercate la fanscienza in stile spade laser, teletrasporti e gente con trucco posticcio e lenti a contatto colorate, non le troverete. Però wow, l’uso delle parole in questa perla anni ’70 è strepitoso; c’ho veramente messo più tempo di quanto pensassi a terminarlo, ma alla fine ne è valsa la pena, anche e soprattutto per la visione che ha il protagonista maschile delle donne, descritto da una donna e ovviamente la validità con cui “recitano” i personaggi femminili.
Se siete arrivati sino a qui, tutto questo è stato scritto per introdurvi alla domanda: cosa pensate quando leggete di un personaggio dell’altro sesso? E se doveste scrivere voi di personaggi del sesso opposto? Come vi porreste?
No, non ho dimenticato di dire qual è la prima cosa tra quelle che faccio meglio, giacché la seconda è leggere: faccio gli spaghetti perfettamente al dente.
Ti diro’, mi affascinano i personaggi maschili quanto quelli femminili, davvero, non ci avevo mai pensato ma scrivere e’ meglio che lo fai tu, sei bravissimo e sai anche cucinare gli spaghetti al dente, Gianni, e io cosa faccio se fai tutto tu, 😀 😀 buon weekend!
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Ah beh tu fai i dolci e gli arrosti! 😀
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😀
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Il punto di vista femminile ringrazia anche per gli spaghetti…Ma l’invito? 🙂
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Ormai è scaduto, rifaremo con raviolo gratinato! Ripieno: carciofo.
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Bono!!!!
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Eh, lo so lo so… fammi fare un po’ di pratica e faccio anche i tortellini, intanto però il raviolo è più facile
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Con i personaggi parte sempre un processo di identificazione, in se stessi se è del proprio sesso, di qualcuno che si conosce se è dell’altro. O comunque ci si può identificare anche nel carattere o qualche particolare di un personaggio del sesso opposto… in pratica leggendo cerchiamo qualche parte di noi nascosta qua e là. Comunque in particolare rispondendo alla tua domanda, ultimamente leggendo i 50 sfumature mi sono soffermata sul personaggio di Grey e confrontandolo con le persone che ho conosciuto finora mi è sembrato davvero poco realistico. Un uomo non cambia così dalla mattina alla sera pur incontrando la donna della sua vita.. Non so se è una regola questa, se è comunque possibile, ma per quel che ne so la James ha corso troppo e lo ha reso man mano che è andata avanti nella storia un personaggio poco credibile.
Tu scherzi, ma saper cucinare gli spaghetti è una cosa favolosa! ahaha
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Eh, sennò scuociono.
Si, direi che hai centrato il punto: è difficile separare completamente al 100% ciò che siamo da ciò che leggiamo… Un minimo di analisi su cosa faremmo noi nella stessa situazione dei protagonisti, inconsciamente si fa, così come riflettere se siano o meno credibili.
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Bene credo sia facile scrivere di personaggi del sesso opposto se hai conosciuto bene persone del sesso opposto.
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In effetti… E’ una risposta semplice e per questo efficace.
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Una cosa che si imputata alla scrittura femminile è di essere facilmente riconoscibile. Nn sono d accordo soprattutto per alcune scrittrici moderne come Toni Morrison ( il canto di Salomone dove traccia la figura del protagonista maschile ‘come se ‘)o Nadine Gordimer.
Le donne nn sanno abbandonare fscilmente una loro femminilità intrinseca mentre gli uomini riescono a ( con)penetrafla molto meglio un esempio tra tutti Flaubert e la sua Emma.
Shera stop now
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Grande commento cara, come sempre. Che mi va a legare queste pagine questo piccolo-post fantasy con grandissimi/e.
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